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Sfatiamo il mito : “cerco la mia metà della mela!”

12/03/2025 13:37

Silvia Bettinelli

dipendenza affettiva, aspettative, autostima, coppia, legami,

Sfatiamo il mito : “cerco la mia metà della mela!”

Perchè è importante percepirsi sempre come completi nelle relazioni.

Siamo cresciuti con favole della Disney dove principi e principesse cercavano il loro amore per poter essere completi. Credo che tutti noi, almeno una volta nella vita abbiamo sentito la frase: ”hai trovato la tua metà della mela!” Come se questo fosse aver raggiunto un traguardo o aver vinto alla lotteria. Ma questa frase così semplice e banale, nasconde al suo interno delle implicazioni forti legate alla coppia. 

 

Se ci soffermiamo a riflettere e a esaminarla , ci rendiamo conto che le singole persone all’interno della coppia, sono considerate metà, non complete. Sono una parte del totale, che si può raggiungere solo se si trova l’altra metà della mela. Quindi in sostanza, si é destinati a sentirsi incompleti. Ma, cosa ancora più grave, a non essere mai in grado di farcela realmente da soli se non si è in coppia! 

 

Questo messaggio subliminale è ancora più potente e nascosto tra le righe, nella società e nell’infanzia delle ragazze. “Vivi da sola? ma non hai paura?!” “ come fai senza un aiuto, sono lavori da uomini!”” poverina, mi spiace per te che sei da sola…” 

 

Queste frasi e il proverbio della metá della mela, portano a una dipendenza affettiva da non sottovalutare e sapete il perché? Perché non vieni considerato, e cresci sentendoti non completo se non hai un partner. Di conseguenza si sviluppa un forma di ansia, gelosia o dipendenza, che nuoce gravemente alla coppia. La persona cerca nel partner approvazione, aiuto e spesso sentendosi fragile e inadeguata, si sottomette a lui magari accettando cose che non vorrebbe. 

 

Una ragazza che si era rivolta a me, proseguiva in un rapporto che aveva palesemente dei forti squilibri e accettava situazioni che andavano anche contro i suoi ideali. Quando poi la relazione é finita per scelta del partner, si è resa conto che era un legame sbagliato, ma che non avrebbe mai avuto il coraggio di rompere perché da sola non é mai stata. Quindi ha preso coscienza del fatto che era dipendente da lui e molte cose non andavano ma la paura dello stare da sola era più forte. 

 

In un corso sulle coppie che ho fatto recentemente ci hanno presentato la preghiera della Gestalt. Dopo un primo iniziale momento di smarrimento (anche io sono cresciuta infatti con l'ideologia della metà della mela!) l’ho trovata veramente illuminante. 

Come se mi avesse tolto un velo davanti agli occhi.

Ve la ripropongo:

 

 

Io sono io. Tu sei tu. 

Io non sono al mondo per soddisfare le tue aspettative. 

Tu non sei al mondo per soddisfare le mie aspettative. 

Io faccio la mia cosa. Tu fai la tua cosa. 

Se ci incontreremo sarà bellissimo; altrimenti non ci sarà stato niente da fare.

 

” F. Perls, Preghiera della Gestalt 

 

A una prima immagine sembra molto cruda e fredda. Come se il romanticismo nascosto nelle favole e nel proverbio della mela sparisse. Invece c’è una bellezza e una forza in questa preghiera che dovrebbe essere alla base di tutti i rapporti di coppia. Noi siamo completi così come siamo, non dobbiamo aver bisogno di un’altra persona per esserlo. Questa nostra completezza non preclude l’altro, anzi! Ci dà una forza e una consapevolezza altra che crea un rapporto in cui entrambi sono completi, ma scelgono di condividere la vita, non perché ne hanno bisogno, ma solo per amore vero. In questo modo ci accettiamo per quello che siamo, senza dover assomigliare a cosa l’altro vorrebbe che fossimo. E entrambi accettano come l’altro é e non come ci aspettiamo che sia. E sono le aspettative che creano spesso rotture nella coppia, perché difficilmente realizzabili e spesso sempre lontane dalla realtà. Un po’ cruda la parte finale in cui sostiene che se non si riesce ad accettare l’altro completamente non ci sarà nulla da fare… ma effettivamente uno può continuare a stare con una persona non accettandola pienamente, ma rimarrà nell’intimo sempre insoddisfatto dell’altro.

E’ perciò importantissimo lavorare sulla propria autostima e integrità come persona singolare completa. In questo modo potremmo decidere chi frequentare ma con una consapevolezza e una forza nuova, che ci eviterà di cadere nei tranelli della dipendenza affettiva.